Siamo l’aria che respiriamo. Saggi di ecologia profonda, Arne Naess, Piano B edizioni, 2021

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Il norvegese Arne Dekke Eide Naess (1912-2009) – filosofo, alpinista, boxeur, professore e accademico – è considerato il fondatore della “Deep Ecology” o “Ecologia Profonda”, movimento nato agli inizi degli anni Settanta.

L’ecologia profonda è una filosofia contemporanea basata sul superamento dell’antropocentrismo e su una nuova etica ambientale che abbraccia tutte le creature del Pianeta: non solo gli uomini ma anche piante e animali. Un approccio, e un modo di relazionarsi al reale, che pone le sue basi concettuali nella relazione profonda con l’ambiente a cui sentiamo di appartenere. Un invito all’identificazione con la Natura e all’espansione del sé verso tutti gli altri esseri.

Naees crede profondamente che per innescare un’inversione di tendenza da un’ecologia superficiale a un’ecologia profonda, occorra pensare che la Terra non appartenga agli esseri umani e che nessun essere vivente debba essere concepito solo come risorsa. È necessario e urgente una valutazione critica dei sistemi di consumo e produzione, della tecnologia che rende l’individuo sempre più dipendente dai mercati e del dilemma della questione di una popolazione umana troppo numerosa.

Il libro Siamo l’aria che respiriamo raccoglie alcuni dei saggi più significativi di Naess, testi che sono stati composti nella sua baita-rifugio Tvergastein, sulla cima del monte Hallingskarvet, luogo con cui si identificò completamente e da cui trasse la sua personale ecosofia. Il filosofo alpinista ci invita a guardare in modo profondo al nostro rapporto con la terra e le vite che la abitano, ad abbracciare la natura e le sue creature non come “oggetti” isolati e separati da indagare, studiare, sfruttare o “salvare”, ma come parti di una totalità che ci comprende e che fonda il nostro sé ecologico. Il sé individuale è un’illusione, un’astrazione fallace che ci allontana dal riconoscere la nostra appartenenza a una rete di relazioni vitali. Non solo ne siamo parte, ma queste relazioni costituiscono intrinsecamente la nostra identità. Siamo l’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, l’ambiente che abitiamo; siano nodi nella rete di interconnessioni della vita.

L’ecosofia di Naess scaturisce dall’ecologia ed è saggezza prima che scienza: è la rivoluzionaria presa di coscienza della nostra essenziale unità con l’ambiente, la consapevolezza che muta i nostri valori e comportamenti, che accresce la qualità e la gioia delle nostre vite.

“Pensa globalmente agisci localmente” – “Semplicità di mezzi ricchezza di fini” – “Non esiste un progresso puramente tecnico” sono alcuni dei principi della deep ecology.