L’incontenibile contentezza dell’essere e altre notizie

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Cara amica, caro amico,
Osservare le persone e cercare di intuire quali forze le animano è un grande nutrimento per me. Nel farlo cerco di andare oltre le differenze di razza, di estrazione culturale e di genere. Mi piace assaporare e gioire dell’immenso patrimonio umano, che si esprime nei contenuti diversamente unici di ognuno.
Dopo anni di confronti concreti, grazie agli insegnamenti di molti, ho imparato a cucinare piuttosto bene. Perché un miglioramento avvenisse in me non sarebbero stati sufficienti gli assunti teorici studiati con passione da Occidente e Oriente. Sono stati necessari lunghi anni di pratica, l’esercizio è stato rendere concrete le scoperte fatte esplorando mondi diversi e sui libri, che ho divorato in gran numero. Come ogni filosofia diventa reale solo se calata nella realtà, così ogni ricetta acquisisce un senso compiuto quando realizzata.
L’avventura della vita non si è limitata a trasformare la materia. Negli anni ho incontrato innumerevoli persone che ho frequetato e vissuto con tutta la sincerità di cui ero capace.
Ho avuto tre famiglie importanti, vivendo le mie compagne, i nostri figli e i loro figli. Con loro e con tutta la schiera di relazioni che ogni nucleo ha generato, ho mantenuto un collegamento profondo e amico, anche dopo separazioni che al momento erano risultate essere laceranti.
Ogni incontro, ogni vissuto ha sempre avuto un senso che sempre mi ha arricchito, facendomi diventare ogni volta, forse, una persona migliore.
Non ripetendo ad interim i numerosi errori commessi, quelli che ogni volta hanno affaticato il fluire della mia vita. La mia e quella dei miei compagni di viaggio del momento.
Negli scambi ho avuto l’opportunità di osservare le loro trasformazioni, qualcuno ha preferito camminare meno, altri hanno raggiunto la dimensione della saggezza.
Lo straordinario intreccio, che ogni volta è arrivato al momento giusto anche se lì per lì non volevo ammetterlo, per me, uomo religioso, rappresenta Dio. Con la Sua infinita Grazia e Misericordia genera tutti i presupposti per sciogliere i nodi creati dal protagonista del viaggio per finalmente riconoscerLo, accoglierLo e farsi accogliere. Quel prezioso scambio genera sentimenti non eguagliabili da nessuna esperienza mondana fatta.
Questa consapevolezza, realizzata con molta pratica, alla quale ho dedicato e dedico alcune ore della giornata, mi permette di vivere serenamente i cambiamenti di vita e di relazioni.
Mi scusi caro lettore, ciò non significa che salto con leggerezza da un letto all’altro. Il mio agire è nel cercare in ogni modo di rispettare il prossimo mio, cogliere in lui la luce sempre presente, a volte più nascosta e difficile da scoprire, altre prorompente come il sole allo zenith. Lo scambio costante mi ha aiutato a conoscermi, unica prerogativa possibile per conoscere.
Il nutrimento, come preparato al Joia, nell’ambito familiare e delle amicizie è uno strumento straordinario perché le persone entrino in una dimensione gioiosa. Questa infrange anche le barriere più solide erette tra le persone, aprendo all’altro e facendo desiderare di abbracciare fraternamente anche un appiccicoso rospo. L’ho osservato all’imbrunire, intento a richiamare l’amata. Per loro un amplesso di pochi istanti, in noi esseri umani l’opportunità di coltivare gli altri tutta la vita.
L’arcano alimentare da svelare, quello cioè che apre il cuore a noi preziosi bipedi e in grado di infrangere ogni barriera, è un po’ come il segreto di Pulcinella. Sciegliere ingredienti biologici coltivati con sentimento dagli amici agricoltori, trasformarli rispettandoli, valorizzandoli con gusto, intensità e bellezza è il nostro verbo.
La scelta vegetariana fa la sua parte, il rispetto del pianeta e dei suoi abitanti tutti, dai lombrichi ai vitelli, è determinante. Per di più cucinando vegetale è possibile accogliere al tavolo ogni etnia, ogni pensiero, ogni religione.
È interessante come a ogni mentalità corrisponda un modo di mangiare nel quale ognuno si identifica. A volte fin troppo, perché cambiare per un’abitudine migliore o diversa non è facile.
Con il cibo adatto i sentimenti volano e il tempo trascorso assieme, nel rituale della tavola, diventa strumento di amicizia, sinonimo di apertura fidente all’altro.
Cordiali saluti
Pietro Leemann

Notizie in breve e osservazioni

Con Sauro e Raffaele abbiamo concepito il nuovo menu, di transizione tra la stagione fredda e la primavera. Nell’evoluzione delle proposte del Joia abbiamo deciso di cambiare i menu più spesso, portando nuovi stimoli dati da verdure e ingredienti che scopriamo di continuo. Rivisiteremo ad esempio il tema del pizzochero (il nome Kum!) arricchendolo con lo “storico ribelle”, straordinaria versione del Bitto come si faceva una volta.
Per la prima volta interpretiamo il miglio in una preziosa sfera con topinanmbur e tartufo che sarà un nuovo secondo (il nome “Nulla si crea”).

Come abbinamento con Antonio e Ruggero, prezioso collaboratore che ha appena conseguito il diploma di sommelier professionista, abbiamo concepito una degustazione senza alcol. Ne stiamo anche pensando mescolando proposte non alcoliche come il mio kefir al malto, dei preziosi succhi, degli infusi ben calibrati, con bevande diverse quali il saké, la birra, il sidro.

Con grande gioia osservo che moltissimi giovani, nel passaggio tra la scelta onnivora e quella vegetariana, stanno confluendo al Joia. Aperti allo stimolante viaggio da noi proposto.

Libertà di pensiero? Si, dai, con tutto il tatto possibile!

L’ultima variante del Virus è circolata in modo capillare e, dopo qualche timore iniziale,
è stata affrontata con più leggerezza da vaccinati e non. La maggior parte dei quali, con i molti medicamenti a disposizione e che vanno assunti dai primi sintomi, sono guariti con facilità e senza strascichi. Così bene da portare molti paesi, tra cui la mia Svizzera e l’Inghilterra, la Svezia, la Danimarca, La Norvegia ad allentare la morsa, togliendo le limitazioni e lo strumento green pass.
Auspico come necessario e impellente un dialogo tra scienza, economia, politica, media e intelligenza.
La prima durante questo periodo si è divisa tra ricercatori sinceri che hanno cercato di portare dati oggettivi alla situazione, ad altri guidati da altri interessi che hanno cercato di strumentalizzare e pilotare la stuazione creatasi. È giunto il momento, dal mio punto di vista, di unire le forze facendo tesoro dei saperi straordinari accumulati nei millenni da aggiungere alle scoperte fatte dalla scienza contemporanea, non buttando, come si dice, il bambino e l’acqua sporca.
Il mondo economico, quello rapace dei grandi gruppi finanziari, smetta di far finta di fare il bene della comunità prendendo decisioni arbitrarie, ma che finalmente lavori per questa in modo trasparente. Non sapere chi sta a monte delle decisioni prese a livello globale, non è buona cosa. Personalmente non vado in un ristorante senza sapere chi c’è ai fornelli. Men che meno affido il mio destino finanziario a persone senza dimostrata onestà. Rimango a favore di una piccola economia, fatta da piccoli imprenditori, da artigiani che lavorano con passione e con coscienza e che ci mettono la faccia.
Sogno una politica responsabile che stimoli la responsabilità dell’individuo. Non trattandomi come suddito bambino sempre in colpa per aver rubato le caramelle. Sono successi avvenimenti surreali a livello globale che mi hanno persino fatto pensare a loro come marionette per altri interessi. Pochi di loro al servizio del cittadino che in fondo sarebbe il loro primo datore di lavoro e che da questi è compensato profumatamente.
Mi piaceva leggere i giornali quando c’era dibattito, inchiesta, confonto. Troppe testate schierate al piattume. La televisione non parliamone, le prime serate sono colonizzate da programmi concepiti come se gli ascoltatori fossero degli stupidi. Non partecipo più a quei gironi danteschi da molto tempo. Probabilmente hanno fatto il loro tempo, nuovi pensieri, nuovi format e nuove riviste stanno sorgendo, ascolterò loro con vivo interesse.
La facoltà del libero arbitrio è quanto più ci distingue dal mondo animale. Si diventa più intelligenti al momento in cui nella sua messa in atto, le nostre attività diventano a beneficio nostro ma ancor prima a quello degli altri. Nell’affascinante confronto tra noi e l’ordine cosmo-etico si ottengono le soddisfazioni più appaganti, quelle che ogni giorno ci fanno essere e sentire delle persone migliori. Una forma di libertà indispensabile che si appoggia su punti di riferimento che sostengono l’essere umano dalle sue origini. Non seguendo i suggerimenti di sedicenti filantropi e autocelebrate guide che hanno “la sensibilità di un dannato cesso” (dal libro Il giovane Holden, Salinger).
È in atto una vera e propria lotta per difendere diritti costituzionali faticosamente conquistati in seguito a immani sofferenze, generate dalle dittature del secolo scorso. Persone di grande intelligenza, onestà e spessore umano si sono organizzate per fare emergere le contraddizioni dei due anni trascorsi. Conseguenza di costruzioni narrative che derivano da un tempo molto più lontano di quello che mi sarei mai immaginato, generate sempre dagli stessi modelli psicologici. Persone di basso profilo morale alla conquista del mondo effimero, l’unico del quale sono in grado di occuparsi. Affaire a suivre.